L'Ombra della Leggenda (Spoiler Post HP 7)

1° Episodio di una Trilogia sulla Nuova Generazione

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  1. Luisina
     
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    CITAZIONE
    “Questo tipo non lo conosco, ma mi sta già antipatico!” pensò James, con poco sarcasmo.

    Hihihihih non sa ancora ch è suo nonno :lol:

    comunque bravissima m'icuriosisco sempre di più
     
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  2. °Molly°
     
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    wow bellissimo!!!!XD
     
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  3. Malandrina Potter
     
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    Capitolo 8:
    Edmmund Goyle


    Ad Hogwarts erano le 2 di notte inoltrate e due dei tre guardiani della scuola sedevano a un tavolo posto al limite della grande e ricca biblioteca, circondato, per tutti i lati [Tranne quello che, tramite un’inferriata, in quel momento semi aperta, che dava sul corridoio], dagli scaffali stracolmi di libri, posti a modo da formare dei corridoi che conducevano al cuore della sala, dove vi erano altri tavoli, di cui gli studenti potevano usufruire nei momenti di studio e consultazione dei libri.
    Vicino ad un enorme candelabro acceso, posto alla destra dell’inferriata, che rischiarava la semi oscurità che circondava i due guardiani, James Potter spiava quei due custodi da sotto il suo Mantello dell’Invisibilità, vagamente interessato alla loro conversazione.
    I guardiani erano tre fratelli gemelli, Maganò.
    Ma, stranamente, non si assomigliavano neanche un po’.
    Vi era Ronk, basso e paffuto; Rick, alto e magro e Mirk, basso e mingherlino.
    L’unica cosa uguale che avevano, a parte essere dei gran rompi scatole, stava nel fatto che tutti e tre erano completamente calvi e si coprivano quelle palle da biliardo che osavano chiamare ‘testa’, con dei cappelli stravaganti.
    In quel momento però, seduti al tavolo in biblioteca, ci stavano solo Rick e Mirk.
    -Che brutta nottata- si lamentò Rick.
    -Si- rispose l’altro –Ma adesso quell’affare è al sicuro?
    -Ad Hogwarts? Bah! Ne dubito!- esclamò Rick con un tono di voce troppo alto.
    -Voglio dire, dal mondo esterno è al sicuro, perché il castello è impenetrabile, ma ciò che mi preoccupa è quello che c’è dentro la scuola.
    -Che vuoi dire?- domandò Mirk.
    -Tanti piccoli maghi concentrati in un singolo luogo. Cosa succederebbe se uno di loro venisse a sapere che la preside McGranitt a fatto nascondere a Hogwarts l’antica GiraTempo più potente mai creata, appartenuta a Salazar Serpeverde in persona?
    Mirk sbuffò, poco convinto.
    Disse –A me sembrava solo una vecchia clessidra impolverata e nemmeno tanto grande!
    -Ti sei tarato il cervello?- domandò Rick –E’ una delle poche GiraTempo rimaste ed è, per di più, un antico cimelio appartenete alla scuola, è per questo che la Preside ha richiesto, all’inizio di quest’anno scolastico, di farla riportare a Hogwarts, la sua vera casa, e questa notte, noi, abbiano contribuito a nasconderla meglio.
    -Appunto- lo interruppe Mirk –Se è così pericolosa come credi è comunque al sicuro, persino dagli studenti. Solo noi, la Preside e il Vicepreside sappiamo dove si trova, nessun moccioso sarà mai in grado di scoprire dove è nascosta!
    -Speriamo che tu abbia ragione- rispose Rick –Però devo dirti una cosa. Da quando quella GiraTempo è qui ho sempre l’impressione di non essere solo e spesso, quando è notte e pattuglio i corridoi della scuola, sento degli strani sibili provenienti dai muri della scuola. Sono nove anni che lavoro qui e non mi è mai capitato di sentirmi così. Tutto ha avuto inizio da quando quella stupida Clessidra di Serpeverde e stata portata qui!
    -Si, hai ragione- concordò Mirk –Anche io mi sento spesso in questo modo …
    -Ehi! Che ci fate qui?- dichiarò una terza voce, che fece sollazzare sia i due guardiani che James Potter.
    Era il terzo dei fratelli, la sentinella Ronk.
    -Abbiamo trovato il cancello aperto e ci siamo fermati un attimo a parlare- spiegò Mirk, mentre si alzava in piedi e si sistemava il cappello sulla testa.
    Rick confermò facendo un cenno con il capo, per poi alzarsi anche lui.
    -Ascoltatemi- tuonò Ronk –Ho trovato una finestra aperta lungo il corridoio del quinto piano e il pavimento allagato a causa della pioggia che è entrata, trasportata dal vento. Sapete cosa significa?
    I tre guardiani si guardarono un attimo, in silenzio.
    -Che qualcuno è in giro per il castello!- esclamò Mirk, all’improvviso.
    -Esatto- rispose Ronk –Forza venite!
    I tre guardiani uscirono subito dalla biblioteca, senza chiudere il cancello, lasciando James, nuovamente da solo.

    Il dodicenne era confuso, estremamente confuso.
    “Quale Gira Tempo di Serpeverde?” si chiese, restando appoggiato al muro, vicino al candelabro, nascosto sotto il Mantello di suo padre.
    “Ci mancava solo questo mistero adesso. Ma forse … c’è un collegamento con il serpente che ha visto Albus …” ipotizzò, ricordando le parole dei due guardiani.
    “I sibili e i sussurri nei muri li hanno sentiti anche loro e hanno detto che tutto è cominciato da quando la Gira Tempo è stata portata a Hogwarts … si ma dove di preciso? Sé solo la preside, il Vicepreside e i tre guardiani lo sanno, sarà impossibile scoprirlo” costatò sperduto, mentre la testa cominciava a girargli.
    Le incognite erano troppe e le risposte scarse, doveva saperne di più, molto di più ma il tempo non c’era e lui cominciava a sbadigliare per il sonno.
    Amareggiato, decise di tornare nella biblioteca in un secondo momento, perché doveva assolutamente dormire qualche ora.
    Uscì in corridoio, senza chiudere il cancello, e di corsa tornò alla torre dei Grifondoro, evitando di passare per il quinto piano.
    Tutto andò per il meglio; non fece brutti incontri e non avvertì la strana sensazione di prima.
    Appena fu al sicuro nella ‘sua’ camera, si tolse il Mantello e lo nascose nella valigia nera, poi prese la pergamena da sotto il cuscino del suo letto e la nascose nel baule e, per finire, s’infilò sotto le coperte.
    Fissando le tende scarlatte del letto, pensò a tutto quello che aveva scoperto quella notte e cominciò a premeditare il secondo giro che si sarebbe fatto nella biblioteca, per portare a galla altre risposte.
    Poi si ripromise che avrebbe raccontato tutto ad Albus, la mattina dopo.
    Ascoltando il ticchettio della pioggia che batteva sulle finestre a vetri, si addormentò, accompagnato da sogni pieni di serpenti, clessidre e vecchie pergamene.

    Quella mattina Albus fu il primo della sua stanza a svegliarsi.
    Stiracchiandosi, scese dal letto, scansando le coperte.
    Poi, nella semioscurità, rischiarata solo dalla luce che filtrava attraverso le tende delle finestre, si vestì velocemente.
    Era allegro, dopo giorni d’insonnia e incubi, per la prima volta, aveva dormito benissimo.
    Si sentiva spruzzare di energia da tutti i pori e pronto a riprendere gli studi tralasciati e gli allenamenti di Quidditch.
    Appena fu pronto si avviò verso le finestre e spalancò le tende, facendo entrare la luce del sole, che splendeva facendo capolino tra le colline, dopo il temporale di quella notte.
    Scorpius, colpito al viso dai raggi del sole, si svegliò di botto, rischiando di cadere dal letto.
    Lorcan sbuffò e schiacciò il viso sul cuscino, per poi tornare ad appisolarsi.
    Mattew, invece, non fece una piega e continuò a dormire.
    -Albus? Che ti prende? Perché sei così mattiniero!?- domandò Scorpius mentre si schermava il volto con la mano, accecato dalla luce troppo forte.
    -Su, su via! Bisogna alzarsi!- esclamò il moretto, senza rispondere alla domanda del suo migliore amico.
    -Che ore sono?- domandò Lorcan, senza alzare la testa dal cuscino.
    -Le sette del mattino!- rispose Albus, mentre afferrava uno dei suoi cuscini.
    -Le sette? Ma sei matto Albus? E’ un ora prima del solito!- esclamò Scorpius –Io me ne torno a dormire, tu fa come vuoi … suonato!- concluse scherzosamente, per poi tornare sotto le coperte.
    Albus, alzando le braccia al cielo e sollevando il aria il cuscino, disse –Non credo proprio!
    Poi, prendendo la rincorsa, si lanciò sul bordo del letto di Scorpius e gli schiacciò il cuscino sulla faccia.
    Scorpius ruzzolò dal letto, senza però farsi male, dopo di che afferrò una caviglia di Albus, che nel frattempo rideva, per alzarsi in piedi.
    Infine, prendendo di sorpresa il suo amico, afferrò uno dei cuscini che stava sul letto e gli diede un gancio poderoso sullo stomaco, attutito dal guanciale, che però ebbe il suo effetto e atterrò Albus.
    Ben presto anche Lorcan e Mattew si unirono alla battaglia.
    Divenne subito un conflitto amichevole senza esclusioni di colpi, che tenne occupati i quattro ragazzini per un’intera mezz’ora.
    Al termine della battaglia erano svegli e pimpanti.

    Quando scesero nella Sala Grande si erano fatte le otto e mezza, ma Scorpius non si azzardò a dire niente al suo amico, per aver svegliato lui e gli altri presto, inutilmente, e lo stesso fecero Lorcan e Mattew.
    Lorcan salutò i suoi compagni di stanza e andò da suo fratello Lysander, che nel frattempo chiacchierava con una ragazzina di Tassorosso, mentre Mattew si unì ad un altro gruppetto di ragazzini del primo anno.
    Albus e Scorpius, invece, si misero seduti vicini a Dominique e a Justin, che stavano già consumando la loro colazione.
    -Dov’è James?- chiese subito Albus, dopo averli salutati.
    Justin, appena ebbe mandato giù il biscotto che si era messo in bocca, rispose –Beh non so! Quando io e gli altri ci siamo alzati, lui non c’era nel suo letto!
    Dominique continuò –Si, nemmeno io l’ho visto … però prima o poi dovrà saltare fuori.
    Albus annuì, pensando a cosa stesse tramando James.
    “Forse veramente vuole aiutarmi …” si disse, invaso dal rimorso, per aver sempre pensato che suo fratello fosse un egoista e un idiota-raccontafrottole.
    Scorpius, nel frattempo, aveva sentito solo la prima parte della discussione, perché il resto del tempo lo aveva impiegato a contemplare Rose che, insieme a Louis e una sua amica Corvonero, entravano nella Sala Grande, per poi fermarsi alle spalle di Justin e salutarli.
    -Ciao ragazzi- disse Rose, raggiante –Oggi ci si vede in biblioteca, come previsto, va bene?
    Justin e Dominique annuirono, mentre Albus osservò gli occhi azzurri di sua cugina così intensamente da poterli oltrepassare e domandò –Cosa? E quando pensavate di avvertirmi? Ho gli allenamenti oggi!
    Scorpius, nel frattempo, rimase inerme alla domanda e continuò a fissare Rose.
    -Tranquillo Al!- disse Louis –Abbiamo preso in considerazione tutto! Ci si vede subito dopo pranzo, poi ci saranno le lezioni pomeridiane dalle tre alle cinque e tu e Scorpius, alle cinque e mezza, sarete liberi di correre ad allenavi a Quidditch.
    Il discorso di suo cugino non faceva un piega e Albus si limitò a rispondere –Okay ci sarò.
    Scorpius, ripresosi dallo stato di trance, domandò –Come? Vengo anche io?
    -Certo!- esclamò Dominique.
    -Si Scorpius!- concordò Albus –Ormai fai parte della squadra!
    Tutti e sei i ragazzini sorrisero al biondino, compresa l’amica di Rose, che non conosceva affatto, e Scorpius, arrossendo leggermente, disse –Bene, allora vengo!
    Ma a rovinare quella bella scenetta, intervenne la serpe, o per meglio dire, il Serpeverde di nome Edmmund Goyle, accompagnato da una schiera di ragazzini del suo anno.
    Quel ragazzino, dai folti capelli neri come l’inchiostro, brizzolati da delle linee leggere di colore marrone scuro, e gli occhi a dir poco cattivi, imbrattati da un nero così intenso da nascondere quasi le pupille, che avevano una strana forma, quasi a fessura, si avvicinò al tavolo dei Grifondoro, dove i nostri amici facevano colazione.
    -Scorpius! Che bello vederti!- esclamò Edmmund, guardando il biondino con sguardo truce –Sono giorni che cerco di parlarti, ma non ti ho mai trovato solo! A quanto pare preferisci nasconderti dietro le spalle dei tuoi nuovi … amici.
    Concluse, aggiungendo una nota amara al suo tono impertinente, mentre pronunciava la parola amici.
    -Allora ho pensato di farmi anche io degli amici, per essere alla pari … che ne dici cugino.
    Gli altri ragazzini di Serpeverde alle sue spalle, risero.
    Erano in tutto sei, senza contare Edmmund; due femmine e quattro maschi.
    Tutti avevano uno sguardo minaccioso, ma nessuno superava quello di Edmmund.
    Nel frattempo, Albus e gli altri del suo gruppo, che prima fissavano in cagnesco Edmmund e i suoi amici, si voltarono verso Scorpius, sorpresi.
    -Cosa?- domandò ironicamente Edmmund –Non hai detto ai tuoi amici che siamo parenti? Che vergogna, prima tradisci il tuo sangue, facendoti smistare a Grifondoro, poi diventi amico dei Potter e dei Weasley e, per finire, menti? Non si iniziano così le amicizie!
    Il suo tono era strano, Albus aveva percepito qualcosa di anormale, una strana sensazione, la stessa sensazione di quando quei sogni orribili e visioni lo tormentavano.
    La voce di Edmmund Goyle gli era parsa simile al sussurro di un serpente, il piccolo Potter ne era certo, non si era sbagliato.
    Scorpius, per niente intimorito, scattò in piedi e ignorando il sorrisetto maligno sul volto di Edmmund, disse –Oh Edmmund, ci vuole coraggio ad ammettere di essere parente a un buono a nulla e ragazzino viziato senza amici, come te!
    Il sorriso di Edmmund si spense, ma non per sconfitta, solo per stizza.
    -Perchè quelli non sono tuoi amici e non lo saranno mai! Con cosa li hai minacciati per convincerli a venirti dietro? Eh?
    Edmmund non disse niente, ma fissava Scorpius in un modo che incuteva paura.
    Mentre gli altri Serpeverde non sapevano cosa dire, tutta la loro arroganza sembrava essere svanita, facendo capire a Scorpius che ciò che aveva appena detto era più che vero.
    Solo un ragazzino dai capelli rossi e leggermente pallido, sembrava veramente mostrare grande fedeltà a Edmmund.
    -Ciò non ha importanza, voglio vedere se i tuoi amici saranno ancora tali ora che sanno che tu sei e saresti dovuto essere uno di noi e non uno di loro!- esclamò il Serpeverde dai capelli rossi, ridendo.
    Albus guardò negli occhi cristallini di Scorpius, poi, incrociando le braccia, sospirò.
    Stava per dire qualcosa, qualcosa che avrebbe messo alla prova la loro amicizia e Scorpius era a concentratissimo, pronto a sentire la sentenza di Albus.
    Ma ad interrompere il piccolo Potter fu Justin, che alzandosi in piedi, disse, rivolto specialmente ad Edmmund –A me non importa nulla, puoi anche essere il gemello di Scorpius, ma a noi non interessa, è chiaro?
    Rose, Dominique, Louis e Lisa (L’amica di Rose) fecero un cenno con il capo ed esclamarono con fermezza la parola –SI!
    Mentre Albus mise un braccio intorno alle spalle di Scorpius, cogliendo di sorpresa il biondino, e sorrise, guardando prima Justin, poi Edmmund, il ragazzino dai capelli rossi e gli altri Serpeverde.
    -Come vedete- continuò Albus Potter –Scorpius non è solo! Quindi vi consiglio di sloggiare!
    Il ragazzino dai capelli rossi stava per dire qualcosa ma Edmmund lo precedette –Zitto Derek!- poi si avvicinò a Scorpius e ad Albus e sussurrò –Ridete finché ne avrete il tempo perché questa me la pagate, tutti quanti, soprattutto tu Potter!
    “Nel suo tono … di nuovo quel sibilo!” esclamò dentro di se Albus.
    Il ragazzino venne invaso nuovamente da quella strana sensazione.
    Era come un fulmine, che a grande velocità lo attraversava dalla testa ai piedi.
    In quel momento gli sembrava di essere dentro a uno dei suoi sogni ed Edmmund era il serpente, perché glie lo ricordava in un modo pazzesco, ma allo stesso tempo Albus sapeva, sia per logica che per intuito, che quel ragazzino non era il rettile che durante la notte dello Smistamento lo aveva attaccato, ma qualcosa, con i suoi sogni doveva averci a che fare.
    Scorpius nel frattempo, sorrise, lui non avvertiva la sensazione di Albus, nessuno dei presenti sembrava sentirla.
    Il biondino, guardando fisso negli occhi del cugino, disse –Tutto fumo e niente arrosto Ed! Cosa pensi di fare? Dire a mio padre che sono un Grifondoro e sono amico dei Potter e della sua famiglia? Perché solo di questo sei capace, fare la spia ai miei genitori! Ma in tal caso t’informo che lo sanno già e che non portano nessun rancore verso di me!
    Edmmund non rispose, se ne andò con i suoi amici Serpeverde, verso il tavolo della loro casata, con andatura fiera.
    Una volta che si furono allontanati, la strana sensazione che Albus percepiva sparì, lasciandolo leggermente sudaticcio e con il cuore che batteva fortissimo nel suo petto.
    Sembrava che volesse perforare la cassa toracica.
    Portandosi una mano al petto si mise seduto e appoggiò le mani sul tavolo, cominciando a concentrarsi per respirare con più calma.
    Quello che stava subendo sembrava quasi un attacco di panico, ma nessuno si era accorto che lui stava male …
    Scorpius e Justin, nel frattempo, si rimisero seduti e gli occhi azzurri del biondino incrociarono quelli di Rose, che gli sorrideva soddisfatta.
    Quel momento durò pochi secondi ma forse fu il più bello per Scorpius.
    Vedere sul volto di Rose quell’espressione di profonda ammirazione e sapere di essere circondato da veri amici, lo resero immensamente felice e vittorioso.
    Ma tutto quanto ebbe fine presto, perché Albus, che sedeva proprio accanto a Scorpius, cadde dalla sedia e si accasciò a terra, svenuto.


    Grazie 10000!!!!
     
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  4. Luisina
     
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    wow che avvincente! mi piace l'idea della giratempo brava hai avuto una bella idea, posta presto
     
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  5. °Molly°
     
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    wow!!!cavolo!!!
    non vedo l'ora del prossimo!!!
    ...oh quasi dimenticavo...capitolo bellissimo!!!!
     
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  6. emip94
     
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    Al ma svieni ora :cry:
     
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  7. -*Bia*-
     
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    bellissimo!!!!
     
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  8. Malandrina Potter
     
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    Scusate se non ho avvertio del fatto che sono in pausa...

    Mi personate!!

    Riprenderò a pubblicare da venerdì... scusate ancora :(

    CIAO!!
     
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  9. -*Bia*-
     
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    ok ti aspettiamoooo!!!
     
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  10. Luisina
     
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    oh che bello aspetto con ansia!!!
     
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  11. Mary Deba'95
     
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    semplicemente fantasticoooo!!!!! viva scorpious!!XD
     
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  12. Occhiblu96
     
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    ehilààààààààààààà!!!!!
    è veramente fantastica l'ff!!
    Anch'io l'ho fatta su questi personaggi, anche se la mia temporaneamente è più lunga, ma cmq la tua è molto + bella!!!
    complimenti, e posta presto!!
     
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  13. Ste.™
     
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    nuoooooo ç_ç voglio finire la storia T.T
     
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  14. <3LUMOS/NOX<3
     
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    Scusate ma perchè non si riesce ad andare avanti con la storia? :)
     
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43 replies since 9/9/2008, 08:57   619 views
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