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Lullabye.
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“Love is touching souls // surely you touched mine”*
(* “ a case of you” by Joni Mitchell )
1.
C'è questo mito dell'anima gemella,rimasta inossidabile negli anni.
Una mera e perfida ipocrisia per alcuni, una dolce speranzosa aspettativa per altri.
L'esistenza di due anime affini,due metà della stessa mela,destinate a rincontrarsi
un giorno,o magari destinate a non incontrarsi mai,rimanendo desolatamente incomplete.
Ti racconto di quanto il mondo,questa unione di affollate metropoli,questo agglomerato nevrotico di persone impegnate,affaccendate,sbadate,ti possa a volte piacevolmente sorprendere
D'altronde,come disse un'anima brillante "la vita è ciò che accade mentre siamo impegnati in altri progetti"..
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Ero decisamente un'inguaribile romantica,dedita alle dolci illusioni che ogni essere umano ha diritto di avere in questo mondo talvolta così grezzo ,e così spietato nei confronti dei nostri limpidi sogni..
Il treno delle 8,come ogni mattina,nei suoi banali dettagli,mi spingeva paradossalmente a riflettere e ancora riflettere.
Ma non mi soffermavo analiticamente sulle cose a cui pensavo,bensì vagavo, fluttuavo in quel vortice di pensieri che ,del resto,avevano sempre aleggiato attorno alla mia testa,
così profondamente immersa tra rosee nuvole.
Quella mattina si rovesciò il caffè su la mia ormai ex-t-shirt-nuova-di-zecca,e persi inesorabilmente il treno.
Magari era quel mondo un po' fertile di sogni ad occhi aperti e velleità giovanili che mi rendevano così abbondantemente sbadata in tutti i miei piccoli gesti, tant’è che
fu quella sbadataggine a non farmi accorgere sin da subito di quegli occhi che mi fissavano sommessamente,in quel treno pieno di gente fastidiosamente curiosa.
Non ricordo a cosa stessi esattamente pensando,magari alle solite piccole insidie quotidiane..ma ricordo l'interesse con cui fui catturata dal suo sguardo,
così pacato e indagatore,dolce e intrigante.
Pare che nelle mie orecchie gironzolassero le note delicate di Damien Rice, proveniente dalle cuffiette,ma non prestavo ormai così tanta attenzione alla musica.( Di solito fungeva da utile sottofondo musicale ai miei logorroici pensieri.)
In poco tempo,come era mio solito quando mi trovavo di fronte una persona che nel bene o nel male catturava la mia attenzione,nella mia mente
cominciarono ad ingranare quei meccanismi intuitivi che quel giorno mi portarono ad indovinare cosa mai si celasse dietro a quei gesti,sguardi o semplicemente dietro alla fisionomia particolare che sedeva dinanzi a me.
Fui folgorata da una sensazione che mi era del tutto nuova. Le intuizioni ,quelle, non mi avrebbero delusa nemmeno stavolta,ma in quel momento sentivo di volere concretamente conoscere quel ragazzo dallo sguardo indefinibile,di sapere chi era,cosa faceva,magari anche come preferiva prendere il tè,e quale musica stesse ascoltando in quel momento.
Mi sentivo magicamente legata a quella presenza.
Questo in effetti contava poco,dato che di lì a pochi metri di binari non l'avrei più visto.
Mi preparai a scendere alla fermata che mi spettava,e insieme ai pensieri mattutini mi portai via anche le tramontate speranze di conoscere quel ragazzo,i cui occhi incrociarono i miei per l’ultima volta sotto a quel tetto di metallo e di tristezza..
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^Chlax^.
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devi inserire un disclaimer dove dici che la storia è tua.grazie. .
racconto senza troppe pretese :) |
