Harry Potter e...

il titolo lo scelgo alla fine del libro

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  1. sophie_85
     
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    HARRY POTTER E...
    (TITOLO DEFINITIVO: Harry Potter e lo Specchio di Agis)





    CAP 1 - PENSIERI NOTTURNI


    Un ragazzo moro, con gl’occhiali storti sul naso per la strana posizione assunta, sospira nella notte calda e afosa di Privet Drive, stringendosi ancora di più le ginocchia al petto.

    Quante notti aveva passato lì, su quella finestra, a fissare le stelle in cerca di risposte…
    Tutte le estati di ogni anno da quando aveva iniziato a frequentare Hogwarts.
    Questa volta era diverso però. Non si illudeva di trovare risposte o sollievo alle sue pene.
    Lui era il “bambino sopravvissuto”, e ormai in quelle stelle aveva smesso da tempo di cercare risposte al perché la gente dovesse sacrificarsi per farlo rimanere il “sopravvissuto”.
    Dovevano chiamarlo fortunato piuttosto! Invece di morire in prima persona c’erano i suoi cari che cadevano come mosche intorno a lui, e lui non è stato in grado di fare niente per impedirlo… Oltre a quella maledetta capacità di parlare il serventese, il caro amico Voldemort non gl’aveva regalato niente di utile, neanche la capacità di riconoscere quel maledetto traditore di Piton! Ed ora anche la persona che più gl’era stato vicino, di cui più avrebbe avuto bisogno, non solo lui, ma tutta la comunità magica, era morto. Silente era morto. E con lui ogni speranza nel suo cuore.

    Maledetto! Maledettissimo!!! Voglio trovarti e ucciderti con le mie mani! Come hai potuto, dopo tutto quello che aveva fatto per te…

    Come sempre, a quei pensieri, un lampo di puro odio passo per i suoi bellissimi occhi verdi. Odio e incredulità… Aveva sempre sospettato di lui, ma perché Silente invece si fidava così tanto? Una fiducia incondizionata…Cosa gli impediva di credere che in realtà facesse il doppio gioco per Voldemort? In fondo non si è mai fatto scoprire, e il signore oscuro si fida molto di lui, quindi aveva sicuramente le carte in regola per essere un’imbroglione, o comunque almeno per far sorgere il dubbio in chiunque… Come poteva Silente non pensare di mettere in pericolo l’intera scuola fidandosi di lui? I suoi amati studenti…Possibile che il più grande mago di questi ultimi anni, l’unico che intimoriva addirittura Voldemort in persona, potesse chiedere pietà?

    …Severus, per favore…

    Quella frase continuava a vagare per la sua mente, in continuazione.
    Il cielo ormai andava pian piano schiarendosi sempre più, e Harry, con questi interrogativi per la mente, come ogni singolo giorno da quando era tornato da Hogwarts, si allontanò dalla finestra e si buttò sul letto stremato dall’ennesima notte senza sonno, sfregandosi stancamente la cicatrice, che ormai non gli dava più tregua…

    Ciao a tutti!!! ^_^ bene bene bene… questa è la mia primissima fanfic! Sono proprio inesperta, non ho mai scritto niente, ma leggendo tutte queste belle storie in giro, la fantasia galoppa, e voglio farne una anche io! :ketesta:
    Spero che recensiate, un po’ di incoraggiamento non guasta mai! Vanno bene anche le critiche, ma siate clementi, ve ne prego -.- (non è vero, mi accontento anche di un "bleah" ;))
    Si accettano volentieri suggerimenti sulla storia… vorrei farvi partecipe, anche se forse per ora è presto… le coppie e la trama di fondo ce l’ho già in testa, ma voi provate… mai dire mai ;)
    Aspetto recensioni fresche fresche, mi raccomando!
    Bacioni, Sophie


    Edited by sophie_85 - 7/2/2010, 20:05
     
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  2. **Tinky**
     
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    sono una delle prime a leggere questa fanfic e direi che promette proprio bene...mi piace come esponi i pensieri di harry...li butti giu cosi e mi sembra di avere harry vicino,di vederlo perso nei suoi tristi pensieri...io credo che tu li scriva cosi bene perche in fondo e quello che pensi anche tu...o sbaglio???
    un baciotto grosso grosso dalla ciccia fino all osso :kissotto:
    posta presto perche ormai sono una tua fan

    Edited by **Tinky** - 27/4/2006, 23:30
     
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  3. sophie_85
     
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    ooooh!! :imbarazzo.gif: ma grazie!!! ti prometto che domani pomeriggio posterò il nuovo capitolo in tuo onore!!! :ohoh: la mia prima recensione, che bello!!!
     
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  4. sophie_85
     
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    Ecco come promesso il prossimo cap!!! Tutto per te Tinky (vedo che sei l'unica ad aver commentato, ma non importa!! :lol: )

    CAP 2 - LETTERE E STRILLETTERE

    Un determinato e persistente ticchettio fece svegliare di soprassalto Harry, che stava ormai ronfando, con tanto di rivoletto di bava al lato, da ben 2 ore ormai.

    Un altro gufo… ma ancora non hanno capito che non voglio sentire nessuno?!

    Harry aprì la finestra, facendo entrare un bel gufo castano, seguito a ruota dal piccolo Leo che iniziò a schizzare da una parte all’altra felice di essere riuscito a fare un’altra consegna. Sicuramente erano altre lettere di Ginny, Hermione e Ron. Infatti avvicinandosi al gufo più grande, slaccio dalla zampetta una lettera di Hermione, e una volta che fu riuscito ad acciuffare Leo, trovo una lettera di Ron, una di Ginny, e stranamente una della signora Weasley. Prese gl’ultimi biscotti gufaci rimasti nella scatola, e li porse ai due gufi, che dopo averli mangiucchiati, ripartirono con fare soddisfatto.

    Devo comprarne assolutamente degl’altri, altrimenti Edvige mi beccherà a sangue!

    Guardò con fare sospetto la lettera della signora Weasley, pensando se aprirla o meno,ma alla fine decise che non l’avrebbe aperta, e la lanciò, insieme alle altre, sulla piccola montagnetta di lettere mai aperte, che aveva ricevuto per tutta l’estate.
    Aveva deciso di non sentire nessuno, aveva paura che volessero parlare con lui della morte di Silente, o peggio, compatirlo. Non sopportava quando iniziavano a dirgli “….Harry, non sentirti in colpa, non è colpa tua, non potevi fare niente…” oppure “non preoccuparti, stai tranquillo, e non fare pazzie”, come se potesse decidere di catapultarsi all’improvviso nel covo dei mangiamorte, magari senza bacchetta, e proporre a Voldemort di risolvere la questione a suon di pugni.

    Aveva bisogno di affrontare senza di loro quest’ennesimo dolore. Non voleva arrivare come l’anno prima a scaricare la propria rabbia su i suoi amici, non era giusto che li usasse come valvole di sfogo. E per evitare che ciò accadesse nuovamente aveva bisogno di metabolizzare da solo gl’ultimi avvenimenti. E ci stava riuscendo, anche se non proprio da solo…
    Aveva avuto l’appoggio sincero di Remus, e grazie ai suoi consigli ce l’aveva quasi fatta. Con lui non se l’era sentita di tagliare i contatti… Era rimasto molto sorpreso quando, una calda sera di Giugno, ricevette la sua lettera. Lì per lì pensava di non aprirla, ma poi decise che non era giusto. Infondo anche lui aveva perso le persone più care che aveva, Lily, James, Sirius, Silente… Erano care ad entrambi alla stessa maniera, e forse a lui anche di più, infondo era stato con loro molto più tempo. Poteva capire benissimo come si sentiva Harry, e proprio per questo alla fine Harry decise di aprire la sua unica lettera che diceva:

    Ciao Harry,
    come stai? Lo so che è una domanda sciocca, ma non sapevo come iniziare questa lettera. I rapporti tra di noi sono sempre stati meno intimi di quanto non fossero i tuoi con Sirius, anche perché in fondo io ero un tuo insegnante, ma sappi che mi sei comunque a cuore come spero io sia per te. So che momenti difficili stai passando, e non lo dico tanto per dire. Immagino come ti stia sentendo ed è soprattutto questo che mi ha spinto a scriverti, sempre se leggerai questa lettera.
    Immagino che sarai pieno di rabbia e rancore verso Severus, e certo non ti scrivo per biasimarti, ma che devi stare attento. In alcuni maghi, emozioni forti, hanno un grave impatto sui poteri magici. Ti ricordi Tonks? A causa mia i suoi poteri si sono indeboliti notevolmente. Ho studiato un po’ la cosa e penso che tutto lo stress a cui sei stato sottoposto in tutti questi anni, e soprattutto la rabbia che covi spesso dentro, credo che abbiano in qualche modo imbrigliato le tue potenzialità magiche. So che non è facile, ma quando vieni assalito dalla rabbia, devi cercare di canalizzarla in qualche modo: non so, concentrandoti su qualcosa, o sfogandoti con dell’esercizio fisico. Se puoi sfrutta soprattutto la seconda opzione, ti servirà anche la prestanza fisica per lo scontro finale con il signore oscuro. Appena ci rivedremo vorrei parlarti di una persona che potrebbe aiutarti, prepararti al meglio per la possibile battaglia finale. Lo so che il dolore è immenso, ma devi cercare di andare avanti, purtroppo è impensabile fare una guerra senza subire neanche una perdita. Bisogna andare avanti. Devi essere forte anche per lui, e per tutte le persone che hai perso a causa del Signore Oscuro. Harry, devi sconfiggerlo a tutti i costi.
    Sinceramente tuo, Remus


    Ripensando alle sue parole, Harry decise che un po’ di flessioni non avrebbero fatto male, così spostando un po’ di fogli di pergamene appallottolati che erano sparsi qua e là, iniziò di buona lena. Effettivamente i consigli di Remus erano stati molto utili, stava riuscendo pian piano ad incanalare tutta la sua rabbia e il suo dolore, sfogandosi e facendo esercizi di concentrazione. Era determinato a porre fine a quella storia. Voldemort doveva morire, a costo di diventare un’assassino. Era così determinato che grazie a Remus era riuscito a concentrarsi così bene, che aveva già finito i compiti per l’estate. Hermione sarebbe stato fiero di lui quest’anno! Chissà come stavano quei due… sicuramente si saranno messi insieme. Se non era così doveva fare un bel discorsetto a Ron, era ora che si svegliasse! Perso nei sui pensieri, intanto continuava imperterrito i suoi esercizi

    …64, 65, 66, 67…

    Toc toc toc

    “Ragazzo! Sto uscendo a fare la spesa… vedi di non combinare niente di strano in mia assenza, CAPITO????”
    “si, zia Petunia”

    …68, 69, 70, 71…

    Boom

    “ma che diavolo…?” Harry alzò gl’occhi per ricercare la fonte del rumore improvviso, e riconobbe la sagoma di Leo spiaccicata contro il vetro. Nella fretta di consegnare la sua ennesima lettera, non si era accorto del vetro chiuso.
    “certo che sei proprio un disastro tu” disse Harry facendo entrare il piccolo pennuto che sembrava si fosse già ripreso alla grande. Slacciando la lettera dalla sua zampina, riconobbe con orrore l’inconfondibile tonalità di rosso delle strillettere. Oh no! Leo, come presagendo il pericolo, volo immediatamente fuori dalla stanza, senza aspettare la sua ricompensa, e Harry si preparò all’inevitabile sfuriata, mettendosi due dita nelle orecchie.

    Ecco!!! Allora, che ve ne pare??? ^_^ spero vi piaccia! Vi do un piccolo spoiler sulle coppie

    SPOILER (click to view)
    Io pensavo ad una Harry/Herm ma il rapporto si, diciamo, rivelerà con calma! che ne pensate???


    Vi rinnovo anche l'opportunità di dare consigli sull'andamento della trama. Verranno tutti ascoltati attentamente, ma naturalmente alla fine decido io :P!
    un bacio, la vostra Sophie

    :lol:

    Edited by sophie_85 - 28/4/2006, 12:56
     
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  5. Radagasts
     
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    Bellissimaaaa

    sono assolutamente daccordo una Harry/Herm è perfetta è la mia coppia preferita


    Credo che prima Ron ed Herm si dovrebbero mettere insieme cosi harry capirà che gli piace Herm e poi anche herm quando si metterà con ron capirà subito che nn era con lui che voleva stare ma con HArry
    :P :P :D :D è un po' semplice ma nn so cosa altro proporti
     
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  6. desdeus
     
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    E molto bella mi paice l'idea di Harry e Hermione ma credo che l'evoluzione della loro storia la devi basare sulla tua idee. L'idea di Radagasts ad esempio non mi paice un gran che ma sono gusti personali.

    Ciao Des.
     
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  7. sophie_85
     
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    vi do un'anticipazione, in realtà i primi 4 cap gl'ho già scritti, li sto solo revisionando, perchè quando scrivo butto giù le cose senza ne capo ne coda... in fondo non l'ho mai fatto :P
    vi prometto che entro stasera posterò il terzo!!! bacioni, la vostra Sophie
     
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  8. wulfrum
     
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    sai cosa ti dico mi piace un mondo
     
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  9. Saretta 93
     
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    molto bella!!!!!! sono curiosa di sapere qualcosa in più della strllettera!!!!
     
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  10. Eternal Shadow
     
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    Molto bella!!
     
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  11. sophie_85
     
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    Sono commossa ragazzi.... :shy: grazie!!! grazie davvero! fino ad ora il massimo che ho scritto sono stati i temi alle superiori, quindi se più in là diventerà noiosa, potete dirmelo senza problemi! Dopo aver letto tutti questi bei commenti mi è venuta voglia di postare un'altro capitoletto!!! questo è un po' più lungo... spero vi piaccia! Buona lettura, Sophie

    CAP 3 - RITORNO ALLA TANA

    Dalla busta appena aperta, la voce stranamente severa della signora Weasley riempì tutta la stanza:

    Harry James Potter! Non mi hai lasciato altra scelta! Ti avevo avvertito nell’altra lettera, e devo dire che a volte sei testardo come un mulo!!! Ti veniamo a prendere che tu lo voglia o no! Hai promesso di esserci al matrimonio di Bill, e cascasse il mondo, ci sarai! Artur sarà lì tra breve sempre che non si perda di nuovo con quei maledetti mezzi babbani! Prepara il baule senza fare storie!
    Poi con un tono più dolce
    Per il vestito non preoccuparti Harry caro, appena arrivi lo compreremo insieme!


    E così come aveva iniziato, la busta si afflosciò a terra, e ridivenne quieta come niente fosse. Negl’ultimi tempi Harry era così perso nei suoi pensieri che si era completamente dimenticato del matrimonio di Fleur e Billy! Forse aveva decisamente superato il limite, almeno a qualche lettera avrebbe potuto rispondere. Doveva assolutamente farsi perdonare.
    Improvvisamente la porta della sua cameretta si spalancò, rilevando una zia Petunia alquanto alterata.

    …Oh-oh, mi mancava un’altra sgridata oggi…

    “zia Petunia, non dovevi fare la spesa?” disse Harry cercando di assumere l’aria più innocente e candida che aveva.
    “Ragazzo, che cosa ti avevo detto??? NIENTE STRANEZZE IN QUESTA CASA! Pensa che figura se i vicini hanno sentito” e a queste parole inizio a guardarsi intorno sospettosa, come se qualcuno dei vicini si fosse appostato per fotografare eventuali altre scene scabrose. Poi osservando la busta che stava a terra, ormai innocua, aggiunse “Ti hanno mandato una di quelle maledette cose urlanti… perché? Viene qualcun altro dei tuoi strambi amici qui? Non li voglio in questa casa, è chiaro!?”
    “Si zia, viene il padre di Ron, il signore che l’altra volta ti ha distrutto mezzo salotto”zia Petunia fremette e arricciò il naso con aria disgustata “ma non preoccuparti. Mi passa a prendere con normali mezzi di trasporto, e poi molto probabilmente non mi vedrai più, quindi devi sopportare quest’ultima volta e poi niente più gente bizzarra in questa casa, contenta?”.
    “grazie al cielo!”sospirò, come liberata da un peso. Poi guardandolo fisso aggiunse “e perché non tornerai più? Chi mi assicura che non verrai ancora qui? Infondo sei sempre tornato, lamentandoti anche, ingrato che non sei altro”.
    Harry respirò a fondo prima di rispondere e, sorprendendo anche se stesso, rispose con una calma invidiabile “Come ben sai, nel mondo dei maghi, io quest’anno divento maggiorenne, e la protezione che mi madre mi ha fornito verrà a cadere. Sarei un pericolo per voi e per me restando qui. Sarò più al sicuro a casa del mio padrino. E poi può darsi che neanche ci arrivi al prossimo anno… potrei morire nel tentativo di sconfiggere Voldemort, chi lo sa” e mentre diceva queste parole, iniziò a preparare i bagagli.
    Zia Petunia fece per andarsene, ma poi d’un tratto si blocco e girandosi verso Harry disse “Tu non devi morire” Harry sgranò gl’occhi dalla sorpresa e chiese “come scusa?”
    “Hai sentito bene. Tu non devi morire. Tu pensi che io odiassi mia sorella, ma non è così. Le ho sempre voluto bene, nonostante il modo in cui la trattavo, le ho sempre voluto bene. Aveva scelto di abbandonare il nostro mondo, per dedicare si a tutte quelle cose strane, e non faceva altro che parlare di Hogwarts di là, Potter di qua…” Petunia, mentre parlava, sembrò invecchiare di colpo, e l’amarezza sembrava impregnare ogni sua parola “Ormai la vedevo pochissimo, e mano a mano riversavo su di lei, le poche volte che riuscivo a vederla, la mia gelosia per quel mondo a cui io non appartenevo. Poi quando ho saputo cosa era successo…” chiuse gl’occhi un’istante. Harry non aveva mai visto sua zia in quello stato. Forse solo quando aveva saputo che i dissennatori avevano attaccato il suo Duddley. Poi all’improvviso Petunia riprese a parlare con un tono più deciso, quasi a cancellare i ricordi appena evocati “Ti ho accettato in questa casa perchè volevo bene a mia sorella, ma rappresenti tutto ciò che me l’ha portata via, per non parlare del fatto che sei la copia sputata di tuo padre…Lei si è sacrificata per te! Tu non devi morire, è chiaro?”
    Harry, ancora confuso, si avvicinò piano a sua zia e guardandola negl’occhi, le chiese quello che da ormai 6 anni a questa parte, non aveva mai avuto il coraggio di chiedere “ma se amavi tua sorella, perché mi hai trattato in questo modo, tutti questi anni. Solo perché assomiglio a mio padre? Solo perché sono un mago? Credi che se avessi potuto scegliere, non avrei preferito morire io al suo posto?!?! Ero solo un bambino, dannazione, ero in fasce! Non puoi dare a me la colpa della sua morte!!” Improvvisamente, Harry comprese per la prima volta quelle parole, che tante volte le persone che gli volevano bene, avevano pronunciato a lui. Non era la causa della morte di sua madre. Lei aveva voluto sacrificarsi per lui perché l’amava. Nessuno avrebbe potuto impedirglielo, e lui stesso avrebbe fatto altrettanto nella stessa situazione. Per la prima volta dopo tanti anni, sentì il suo cuore farsi più leggero. Lui non aveva ucciso sua madre.
    Intanto Petunia lo guardò con un’espressione tremendamente triste negl’occhi “Io non ti incolpo della sua morte” poi, voltandogli le spalle disse quasi in un sussurro“ma tu non puoi capire, non puoi neanche immaginare quanto sia doloroso vedere in te i suoi occhi… mi dispiace Harry, ma mi è stato molto più facile detestarti, piuttosto che ammettere che non rivedrò mai più i tuoi occhi in quelli di Lily…” dopo aver girato la maniglia aggiunse chiudendosi poi la porta alle spalle “Tu non devi morire. Vendica Lily anche per me, ti prego. Uccidi quell’uomo”.
    Un silenzio assordante cadde nella stanza e Harry sconvolto, rimase imbambolato a fissare la porta dietro la quale era scomparsa sua zia.
    Improvvisamente il suono del campanello lo ridestò.

    …Cavolo, è già arrivato il signor Weasley…

    E dopo aver dato uno sguardo sconsolato alla stanza ancora totalmente in disordine, scese di corsa le scale.
    “Non mi fa entrare signora Dursley?” Artur Weasley, stava fermo sulla soglia di casa, stranamente vestito molto più babbano del solito (sicuramente sotto consiglio di Hermione), con un bel completo giacca e cravatta, il cui colore però aveva un contrasto non proprio gradevole con i capelli rossi, marchio Weasley.
    “La faccio passare solo perché è vestito in maniera decente, e perché finalmente si porterà via una volta per tutte quell’ingrato di mio nipote!”

    …Questa donna non cambierà mai…

    “Ragazzo, vedi di far sparire tutta la tua robaccia magica dalla tua camera, intesi? Io vado a fare la spesa, quando torno non voglio trovarvi qui, è chiaro? E di al tuo amico”dando un’occhiataccia di traverso al povero Artur “di non sporcare in giro…”

    Ma mica è un cane…

    “Si zia, non preoccuparti, quando tornerai sarà tutto in ordine, salutami zio Vernon e Dudley. E… farò il possibile per mantenere la promessa”
    Zia Petunia, prima di chiudere la porta, fissò intensamente il nipote, forse per l’ultima volta.
    Una volta rimasti soli, Artur riprese a parlare liberamente “Devo dire che tua zia mi mette uno strano senso di soggezione, non so perché…comunque ti trovo in gran forma Harry, anche se hai due occhiaie da far paura”
    “Già, non ho dormito molto ultimamente… comunque sono davvero contento di rivederla signor Weasley”
    “Anche io, ragazzo” Harry e il signor Weasley si scambiarono un sorriso sincero “dove hai il baule Harry, dobbiamo sbrigarci, altrimenti Molly chi la sente”
    “Ehm…” Harry arrossi lievemente e condusse il signor Weasley al piano superiore, nella sua stanza. Appena aperta la porta uno spettacolo non proprio decente si parò davanti a Artur e Harry: la stanza era piena di cartacce, calzini sporchi qua e la, e magliette spiegazzate negl’angoli. Il baule aperto troneggiava in un angolo della stanza, lasciando in bella mostra una moltitudine di oggetti messi a mo’ di insalata mista. Inutile commentare la gabbia di Edvige.
    “mi dispiace, signor Weasley, ma non ho avuto molto tempo per riordinare…”
    “vedo, sembra la stanza di Fred e Gorge” sorridendo, il signor Weasley, estrasse la sua bacchetta dal taschino interno della giacca del vestito, e disse forte “gratta e netta”. In pochi minuti, tutte le cose di Harry, erano state riposte ordinatamente nel baule, la gabbia di Edvige, fu pulita, e la stanza riassunse un’aria di civiltà. “Molly riesce a dare anche quel particolare odore di pulito… non so come diavolo fa…” e, ancora pensieroso, tirò fuori dal taschino della giacca, un’elegante fazzoletto di seta, e ne porse un capo ad Harry che l’afferrò “E’ una passaporta? Credevo saremmo tornati col treno, la signora Wesley aveva detto che…”
    “si, io ho provato a dirglielo che il viaggio sarebbe stato più interessante, con tutti quei babbani.. ma lei ha insistito che per te sarebbe stato troppo pericoloso. Tieni stretta la gabbia di Edvige e il baule, mi raccomando, e ora andiamo”.
    Harry sentì la consueta forza che lo tirava dall’ombelico in un vortice, e in men che non si dica, si ritrovarono nell’ingresso della Tana.
    C’erano dei rumori provenienti dalla cucina, e Artur disse “sicuramente Molly e Fleur staranno ancora bisticciando per decidere il menù. Tu Harry, se vuoi, vai a salutare Ron e Hermione, io intanto ti porto su le tue cose.”
    “Anche Hermione è già arrivata?”
    “Si, in realtà è venuta quasi subito dopo la chiusura di Hogwarts. Comunque dovrebbero essere tutti e due in giardino, prova a cercarli lì”
    “Lo farò, la ringrazio sig. Weasley”
    “Figurati! Locomotor baule” e il sig.Weasley sparì sulle scale, seguito dal baule di Harry.

    Harry uscì di casa, e fece il giro ed arrivò al giardino di casa Weasley. Preferì evitare di passare per la cucina, anche per via degli inquietanti rumori che provenivano dall’interno di essa. Prima voleva assolutamente scusarsi con Ron ed Hermione, e poi avrebbe salutato il resto della famiglia.
    Il giardino aveva un’aspetto insolito:tra le varie cose e oggetti pocco identificabili che lo ingombravano, in un angolo erano ammassate tante sedie bianche e centralmente, era stato posizionato un bellissimo gazebo bianco, con a lato piante rampicanti e bellissimi fiori. In tutto quel caos, non riusciva ad individuare nessuno dei suoi amici, quando all’improvviso in un angolino nascosto, vide una figura china su un tavolino che scribacchiava velocemente. Era Hermione naturalmente… Si avvicinò piano, e le coprì gl’occhi con le mani.
    “Dai smettila, Ron…”
    “Mi dispiace signorina So-tutto-io, questa volta è in errore!”
    “Harry!!”
    “Indovinato!”
    Hermione si alzò di scattò e abbraccio forte l’amico, che non vedeva ormai da quando si erano lasciati alla stazione di King’s cross.
    “HARRY! Ma quando sei arrivato???”la voce proveniva da un mucchio di sedie bianche, che, dondolando pericolosamente, si stava avvicinando verso di loro.
    “ma perché non usi la magia? Ormai sei maggiorenne” con un gesto rapido, estrasse la bacchetta e con un movimento elegante disse chiaro “Wingardium leviosa” e sedie levitarono fino a quelle che già erano ammassate in giardino. Dietro alle sedie, emerse Ron, sempre più alto e con un sorriso enorme stampato in faccia “Hai ragione Hermione, come sempre del resto.”
    “quasi sempre” Harry fece un’occhiolino ad Hermione che per tutta risposta, gli fece una buffa smorfia.
    “Allora amico, come stai?” disse Ron abbracciandolo fraternamente “perché non ti sei fatto sentire per tutta l’estate???” Hermione, che evidentemente, felice di rivedere l’amico, si era dimenticata di questo “piccolo” particolare, lanciò un’occhiata assassina a Harry “Tu! Credevi di avermi distratto e averla fatta franca, ma mica te la cavi così… Ora devi spiegarci perché ci hai ignorati in questa maniera! Lo so che era un momento difficile, ma non hai pensato che i tuoi amici potessero essere preoccupati per te, e non azzardarti a sfogarti su di noi anche quest’anno, altrimenti ti schianto, e se credi…”
    “Ehi, Hermione, calma, calma…” disse Harry sorridendo e cercando di placare l’amica, tenendo le mani in alto “dai, entriamo, e vi racconterò tutto, ok? Basta che mi prometti che non mi schianti!”
    “ok!” Hermione sorrise placandosi un pochino, ed insieme a Ron, entrarono in casa.
    Hermione e Ron si accomodarono sul divano del soggiorno, davanti al caminetto, mentre Harry si sedette su una poltrona, come erano soliti fare anche ad Hogwarts, con la differenza che il fuoco era spento naturalmente, erano in luglio!
    “Allora… come giustifica la sua reticenza nella corrispondenza, sig. Potter?” disse con fare accusatorio Ron, puntandogli contro il dito assomigliando paurosamente alla McGrannit.
    “Ehm… diciamo che volevo stare solo… lo so che può sembrare banale come scusa, ma davvero, avevo bisogno di assimilare quanto è successo, e cercare di superarlo” Harry abbassò lo sguardo “Vedete, non volevo che succedesse come quando morì Sirius. Quando leggevo le vostre lettere, so che volevate solo consolarmi, ma mi saliva una rabbia incontrollabile. Mi sentivo compatito, anche se non era così. E invece di cercare di superare il dolore, preferivo piangermi addosso, dicendomi che voi non potevate capire quanto io in realtà soffrissi…” mentre parlava, Hermione gli posò una mano gentile sulla sua, in segno d’affetto . “…usavo le vostre lettere come canalizzatore del mio dolore, che poi ho trasformato in rabbia verso di voi (ingiustificata), quando ci siamo rivisti. Non volevo che succedesse nuovamente.”
    “E questa volta sei riuscito a incanalare meglio il tuo dolore?” disse Hermione con un sorriso furbetto.
    “Si, Remus mi è stato di grande aiuto” il sorriso di Hermione si allargò “…Ehi! Aspetta un’attimo! tu cos’hai da ridacchiare a quella maniera?”
    “Bhè, ecco… quando ho visto che non rispondevi alle nostre lettere, ho pensato che magari al prof. Lupin avresti risposto…” disse Hemione con un’aria molto vaga.
    “Mmm… non me la racconti giusta! Come facevi a sapere che Remus mi avrebbe scritto?” Hermione alzò le spalle “Intuito?”
    “Va be’, tanto prima o poi scoprirò cosa nascondi! Ma raccontatemi qualcosa voi! Che avete fatto quest’estate?”
    Ron, che aveva appena messo in bocca una caramella tutti i gusti+1 iniziò a tossire in maniera preoccupante, mentre Hermione arrossendo lievemente mormorò “ehm…quest’anno sono venuta un po’ prima, sai? Perché i miei sono andati in Italia per una seconda luna di miele e mi hanno lasciato alla tana, tutto qui! E tu, invece, com’è andata dai Dursley?”

    …Bel tentativo, ma non mi freghi mia cara…

    “Insulti e pasti da far invidia alla miglior cucina macrobiotica, il solito. Ma Hermione…” le prese una ciocca di capelli e la fece scorrere tra le dita “…cosa hai fatto hai capelli? Apparte che sono più lunghi, ma sono anche più luminosi e morbidi…” si avvicinò alla ciocca e respirò a fondo, e guardandola dritto negl’occhi le sussurrò quasi all’orecchio “…mmm… sanno di cocco! Sono bellissimi”le scoccò un’occhiata maliziosa. Ron iniziò ad agitarsi sul divano, borbottando qualcosa contro i peli di Grattastinchi, e Hermione che era visibilmente confusa dal comportamento dell’amico, arrossì lievemente.
    “Gr..grazie Harry… E’ che mi sono fatta convincere da Lavanda ad usare un balsamo che mi aveva regalato per il mio compleanno”
    “Ah! E’ un consiglio di Lavanda… mi fa piacere che siete rimaste amiche nonostante tu e Ron vi siate messi insieme”
    A quelle parole Hermione assunse la stessa identica sfumatura dei capelli di Ron, il quale si stava strozzando nuovamente con l’ennesima caramella. Dopo aver scongiurato il soffocamento, guardò l’amico e disse con aria stralunata “Ma tu come...?”
    Harry assunse un’espressione sorniona “Ehi, ma mi avete preso per scemo? Anche Tiger e Goyle se ne sarebbero accorti…Apparte tutte le scenate di gelosia che vi siete fatti l’altr’anno, le tue lettere che arrivavano in perfetto sincronismo con quelle di Hermione; tutta l’estate da soli… Il cambiamento repentino di discorso di Hermione prima… E poi quando ho visto l’espressione che hai fatto quando lei mi ha stretto la mano mi ha dato la conferma dei mie sospetti! Come prova finale, dovevi vedere la tua faccia quando mi sono messo a giocherellare con i capelli di Hermione, per un’attimo ho pensato che ti saresti alzato e mi avresti tirato un pugno… devi stare più tranquillo amico mio, infondo sono io, no? Non ti facevo così geloso” e iniziò a ridere fino a farsi venire le lacrime agl’occhi, seguito da un’Hermione alquanto divertita che disse “Non ti facevo così attento ai particolari, Harry!”
    “E io che ci sono cascato con tutte le scarpe…” lanciò un’occhiata offesa all’amico e alla sua ragazza, che ancora sghignazzavano “ se, se… ridi, ridi, tu ci scherzi! Mi stavo per alzare sul serio, sai? Da quando in qua sai fare così bene il cascamorto con le ragazze tu?” e assunse un’espressione imbronciata molto buffa.
    “eheheh… se avessi dovuto fare sul serio i complimenti ad una sconosciuta, lo sia che figura meschina avrei fatto, ahimè! Ho ancora gl’incubi per il ballo del ceppo!”
    “A chi lo dici, amico!”
    Hermione si girò di scatto verso Harry “ma come se avessi dovuto fare sul serio? Vuoi dire che in realtà non ti piacciono i miei capelli? Mi hai presa in giro!”
    “Ma no, che dici! Sono davvero belli, ti stanno bene così lunghi… e poi il cocco è il mio frutto preferito…”
    “Ma la vuoi piantare?!?!?! Guarda che mi alzo sul serio!!!” tra il serio e il divertito, Ron tirò verso di sé la sua ragazza e scoppiarono a ridere tutti e tre insieme.
    Improvvisamente l’attenzione di Harry fu attirata da qualcosa, smise di ridere, e con immensa sorpresa dei sui due amici, si alzò. Ron ed Hermione ebbero appena il tempo di intravedere una figura salire quasi di corsa le scale, e Harry seguirla a ruota.
    “Non avremmo dovuto fermarlo? Non so se è ancora pronta per affrontarlo…” Ron mise un braccio intorno alle spalle di Hermione, e lei si accoccolo contro il suo petto.
    “non preoccuparti ‘Herm, mia sorella è una tosta ricordati che è una Weasley, e poi sono sicuro che Harry saprà gestire la cosa nel modo migliore.E’ molto più bravo di me in certe cose”
    “Bhe, questo è sicuro”
    “Che vorresti dire ‘Herm?” la guardò con lo stesso broncio che aveva prima.
    “Dai Ron… non tentare di negare l’evidenza! Tu hai una delicatezza di un ippogrifo inbufalito quando si tratta di sentimenti”
    “Forse hai ragione tu amore, come sempre”disse Ron facendogli una smorfia
    “come sempre” ripetè lei imitandolo. Poi lo guardò dolcemente e gli diede un piccolo bacio a fior di labbra.
     
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  12. Radagasts
     
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    CITAZIONE (desdeus @ 28/4/2006, 17:15)
    E molto bella mi paice l'idea di Harry e Hermione ma credo che l'evoluzione della loro storia la devi basare sulla tua idee. L'idea di Radagasts ad esempio non mi paice un gran che ma sono gusti personali.

    Ciao Des.

    Lo so Des come idea fa schifo ma li sul momento non mi era venuto in mente atro che quello, se ci pensav un po' di più avrei tirato fuori qualche idea migliore :D



    Bellissiiiiiiiimooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo chap aspetto il seguitooooooooooooooooooooooo bellissimoooooooooooo
     
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  13. sophie_85
     
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    :imbarazzo.gif: *me feliiiiiiiice!!!*
     
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  14. desdeus
     
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    Spero che la coppia H/Hr si formi presto perché le R/H non mi piaciono un gran che. Bello il discorso con Petunia molto intenso e realistico. Mi paice molto il pezzo dove Harry fai i complimenti a Hermione. Nel complesso unbel capitolo.
     
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  15. Saretta 93
     
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    io invece spero che rimanga la coppia hermy e ron ma tutto dipende dall'autrice
    secondo me hermione ha mandato le lettere a nome di lupin....
     
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741 replies since 27/4/2006, 21:58   11750 views
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